Il governo delle casalinghe

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I  HAVE  A  DREAM


IL GOVERNO ALLE CASALINGHE!


ACCUSIAMO  DI  CONCLAMATA  INCOMPETENZA  TUTTI  I  GOVERNI  D’ISPIRAZIONE  PARTITICA  DI  TUTTI  I  TEMPI, PERCHE’ LONTANI  DAL  PAESE  REALE,  IN QUANTO  LA  POSIZIONE  SOCIALE  PRIVILEGIATA DEI  SUOI  MEMBRI    NON   HA  MAI  CONSENTITO  UNA   CONOSCENZA  SUL  CAMPO,  DEI  PROBLEMI

(21.03.2013)

di  Alfredo Labate Grimaldi

Ricordando Lisistrata e la forte determinazione delle donne…
Nella sua commedia, Aristofane ci racconta che… un un bel giorno  – anno più, anno meno, siamo intorno al V sec. a.C.  – Lisistrata donna ateniese dal forte spirito d’iniziativa, per fare in modo che finalmente i maschietti del tempo  finissero a giocare alla guerra del Peloponneso che si protraeva da tempo, decise, insieme ad una più che nutrita schiera di giovani spose  ateniesi,  di occupare l’Acropoli della città e di proclamare lo sciopero ad oltranza del sesso…
I baldanzosi maschietti, venuto a mancare un genere primario quale il sesso, scesero a più miti consigli e così, grazie alle DONNE UNITE d’Atene, il conflitto che si trascinava da tempo, potette veder  finalmente la fine.
E’, fra l’altro, l’esempio della democrazia diretta dell’Atene del tempo, ma, di più, vuol dimostrare  la consapevolezza delle donne  che il protrarsi della guerra sarebbe stata una grossa rovina finanziaria e sociale. Le donne ateniesi, pur relegate nelle pareti domestiche per la cura della casa, dei figli e “delegate” ai piaceri maritali, capiscono quello che non hanno compreso gli uomini. E, pratiche come sono, capiscono che l’unico mezzo per portar la pace è…
Ecco…
Quello che io ammiro di più delle Donne è il loro istintivo senso  pratico!!!
Che noi maschi abbiamo decisamente deficitario.
Mentre noi per giungere ad un qualcosa , facciamo mille giri di bizantinesco labirinto, loro… ci sono già arrivate: sono “dirette”! Noi stiamo ancora elucubrando, e loro son lì al traguardo che ci guardano come se dicessero…
“E allora???”…
Il più sciocco degli esempi? Guardate come fa una valigia un uomo e guardate la valigia delle donne: dentro, c’è il doppio della roba e… in ordine! La nostra, invece,  è zeppa, è  un casino, non riusciamo a chiuderla e… ci manca ancora mezzo cassetto di biancheria da metter dentro.
La donna, poi, sa sacrificare il proprio “ego” abbassandosi alla esigenza del gioco di squadra.
Noi non sappiamo rinunciare ad essere il goleador!
Noi da ragazzi facevamo le bande – cow.boys contro indiani… – e da grandi, mai e poi mai – ad esempio in Parlamento – ci metteremmo accanto ad uno del partito avverso, per ottenere un qualcosa di concreto. Il voto d’un provvedimento  rappresenta  sempre l’occasione di essere  l’uno contro l’altro armati, non importa se ci rimette il Paese.
Nel 2003, Livia Turco ed Alessandra Mussolini , due donne politiche agli antipodi e di ideologia e di iscrizione a gruppi parlamentari, una di sinistra, l’altra di destra, redassero insieme, anche se quasi sconfessate dai loro rispettivi partiti,  una proposta di legge “per la disciplina delle convivenze…”
E tre anni dopo, alla Camera dei Deputati, attorno ad un tavolo  si sedettero le stesse Turco, Mussolini,  con la Gramaglia (area di centro) ed altre, per discutere il progetto che trattava la “visibilità delle donne politiche nei media”.
Insomma… le donne, pur di raggiungere un sano, concreto obiettivo non stanno lì a cincischiare sul colore delle rispettive tolette, rosso, nero, bianco, arancione o verde, ma sanno andare al sodo, superando ostacoli e steccati d’ogni  genere.
Si è detto molto, ma crediamo non sia mai abbastanza, dei molti lavori che svolge una Donna, nell’arco della giornata. Ma, ad evitare di scendere forse nel comico enumerando i cinque sei mestieri giornalieri della donna svolti nelle varie scansioni temporali della giornata perché potrebbe somigliare ad uno sketch teatrale di una Francesca Reggiani,  mi piace ricordare due piccole cose.
Anni fa, in una inchiesta svolta sulla condizione della Donna, una intervistata di Roma, quadro in una importante azienda della capitale mi si espresse così… “”Delle volte, “capando” (pulendo) la verdura, risolvo, andando con la mente al lavoro,  problemi di stesura del bilancio aziendale, che magari in ufficio, non sono riuscita a risolvere. Intanto,  il figlio piccolo mi chiama, magari, per un problema di divisione coi decimali…””  
Ed un’altra, insegnante elementare con cattedra fuori città, in provincia, mi confessò  che il maritino, fresco pensionato ma ancora sessualmente pimpante,  arrivava nel talamo coniugale verso  le due di notte, dopo essersi abbondantemente allettato e ringalluzzito, alla televisione, con i famosi film erotici anni settanta  nei quali imperavano le bellocce del tempo in pellicole tipo… “Giovannona coscia lunga” o “La dottoressa del… distretto militare”…  
Ben bene carburato…  quindi, dalle visioni degli anzidetti… usava svegliare la povera donna che dormiva un onesto sonno ristoratore, pretendendo ch’ella  gli spegnesse gli ardori sessuali, testé  accesi … dai cul – turali, anzidetti film,  mediante la prestazione del… famigerato, per fortuna scomparso,  “dovere” coniugale.
La povera donna amò sottolineare che, insegnando in provincia, prendeva ogni mattina il treno delle sette e quindi  la sua sveglia suonava, senza sconti di sorta,  alle cinque e mezza…  
No comment!
Sono, questi,  i piccoli eroismi d’ogni giorno, che le donne affrontano senza neppure più farci caso, ma vogliamo rimanere nel discorso…
ricordando…
Le autentiche eroine e d’ogni tempo,
a partire dal nascere del mondo e fino alle più umili giovani donne, staffette durante la Resistenza…
Ricordando lo  spirito di sacrificio delle Donne,  nelle filande di due secoli fa o nelle fabbriche di ieri e di oggi,  oppure…
Ricordando la Donna Africana che lavora e che si fa quei tanti chilometri, ogni giorno,  per andar a prendere l’acqua, con dietro, in un fagotto sulle spalle, il suo ultimo bambino…
Ricordando la  serietà delle Donne,  il loro equilibrio nell’affrontare e farsi carico, talvolta da sole,  dei  problemi della famiglia (da quello dell’amministrazione a quello della salute dei figli e della cura della  loro istruzione, a volte esercitata direttamente, mentre magari, stanno lavando i piatti o, peggio, facendo i conti di casa…)…
Ricordando le nostre compagne di scuola ed il loro orgoglio per fare sempre meglio,  della loro caparbietà per riuscire, nonostante, spesso, le origini umili ed il magro bilancio familiare…
Ricordando la Donna quando dà alla luce un figlio…
(se il Signore avesse fatto partorire i maschi…
non ci credete, se vi dico che il mondo sarebbe finito???…….
Ricordando che dietro ad ogni supposto grande uomo c’è stata, c’è
e ci sarà sempre, una vera, reale grande donna  …….
Ed allora io dico che…
I  tempi son maturi, anzi, lo esigono essi stessi, perché a palazzo Chigi venga chiamata una “onorevole Angelina” e le sue comari, o più semplicemente la  “sciura Maria di Voghera”…
E non vogliamo più le saccenti professoresse che son lontane un miglio dai reali bisogni della gente  e che ragionano solo con le loro asfittiche  e libresche teorie senza sapere manco quanto costa un chilo di pane o un litro di latte!…
O  le multimilionarie avvocate o le “banchiere “, o le managers  abituate più ai salotti della capitale romana e   della capitale meneghina che ai supermercati o, meglio, agli “hard-discount” dove oggi son costrette ad andare le nostre eroiche Donne casalinghe, perché tutto, là, costa la metà!
Più che meno, vogliamo i supponenti professoroni delle università le più esclusive: non ce ne facciamo nulla di loro e dei loro libroni, paroloni e teoretiche lezioni…
Non ne possiamo più dei politicanti di mestiere…
dei… “tecnici”…
dei “professori” e delle professoresse  d’ogni specie che non sanno cosa significhi avere a casa  un ragazzo di trent’anni  senza lavoro, perché loro,  i loro figli li han già bene sistemati tutti…
Vogliamo le donne al governo, perché gli uomini, son secoli che han fallito e fra le donne, vogliamo le semplici, le ignoranti, quelle che san fare solo le quattro operazioni, ma che così, han sempre tirato avanti la famiglia,  arrivando sempre dignitosamente alla fine del mese e dando  egregi  figli alla Società!
E non parlatemi di… populismo, perché questo, Signori poco egregi, è un magnifico, vuoto e senza senso vostro alibi, ma che oggi… non regge più!
Anzi , sapete cosa vi dico?
Andatevi a cercare sul vocabolario di casa – sempre che ne abbiate uno – la  parola “populismo” ed imparate finalmente cosa realmente significhi, guardando, soprattutto, all’etimo e non alla moderna accezione del termine!
Le “casalinghe”, le nostre “Donne di famiglia”… loro sì… che s’intendono di bilanci, dopo che per anni hanno dovuto coniugare oggi l’acquisto delle scarpe per il primo dei figli, passando quelle vecchie al secondo e così via…
Credetemi, con il loro senso pratico, saprebbero ben raddrizzare  quello del Paese!
“Napolitano, dacci…
la “casalinga di Voghera”!
J have a dream…
Coltivo un sogno…
Che
un giorno non lontano,
come son riuscito a vedere un presidente americano nero
possa vedere un governo italiano fatto tutto di donne.
E nel futuro, un governo globale dei popoli uniti della Terra,
capeggiato e composto da sole DONNE!
E gli uomini?
Lasciamoli a casa!
Perché sanno fare soltanto una cosa…  giocare alla guerra.
E sapete cosa?
Al prossimo Natale, gli regaliamo una scatola di soldatini di piombo…

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