RISPETTO e… SILENZIO !!!
Tutti potremmo essere Beppino Englaro o Eluana…
del Direttore (08.02.2009)
Chi ci segue, sa l’atteggiamento da noi tenuto e la linea da noi espressa, quando si è parlato di accanimento terapeutico ed il nostro schierarci per una libera decisione della Persona.
Se non lo ricordate, potete andare a leggervi in archivio, il pezzo della nostra Daniela Rindi dal titolo “La morte è mia e me la gestisco io”
Ma questo caso ci sembra diverso.
Prendiamo la vicenda di Pier Giorgio Welby.
Pier Giorgio era più che mai lucidissimo, pur nella sua immane sofferenza, e non aveva perso la capacità di intendere e di volere.
Ora in questo bailamme che ha suscitato la vicenda di Eluana Englaro e della sua famiglia, crediamo che tutti… e dico tutti!, guardino con estremo rispetto e riguardo alla vicenda ed ai personaggi.
La vicenda è “la scena”.
Ed è una vicenda tragica che può accadere in un giorno qualsiasi, in una sera qualsiasi, ad ognuno di noi, o a qualche nostro caro.
Abbiamo il convincimento, la consapevolezza che nessuno di noi ne è immune!
E’ una vicenda drammatica, un dramma inenarrabile che merita soltanto un atteggiamento: il rispetto.
E’ un dramma sulla cui scena, si muovono due attori.
Eluana tiene la scena da protagonista, anche se attrice muta: tiene la scena perché vive la tragedia e non sappiamo… e nessuno saprà mai quanto e come la viva.
E Beppino, il padre: sembra un comprimario, ma alla fine della vicenda, addirittura, “ruba ” la scena alla Figlia. Con la sua scelta: che può apparire atroce.
Abbiamo detto che la vicenda potrebbe appartenerci.
Perché ognuno di noi, seppiatelo, potrebbe essere Eluana: quindi… rispetto!
Ognuno di noi, ricordatevelo – e che NESSUNO salga sul pulpito e SI FACCIA MAESTRO! – potrebbe essere Beppino Englaro.
Beppino che ora vede la vicenda che sta per concludersi, come la liberazione della figlia e la liberazione della famiglia da un incubo, ma che per tutta la vita, avrà l’anima straziata, pover’Uomo! quindi… rispetto.
E’ un dramma pirandelliano che si rappresenta, Signori.
Il sipario calerà tra non molto.
Usciamo in silenzio dalla sala, in punta di piedi.
Sta per morire una Persona.
Sta per morirci una Figlia.
Ed è il tempo del pianto.
Ma in silenzio… prego!