“E’ giovane, bello e… anche abbronzato”
di Daniela Rindi (25.11.2008)
Per come la penso io, dietro questa frase, che voleva essere una battuta, ” una carineria assoluta, un grande complimento”, si nasconde invece un’amara verità: la frustrazione dell’uomo bianco nei confronti del super-dotato nero. Questa leggenda che, a detta di tutti quelli che hanno testato e fatta esperienza in tal senso, tanto leggenda poi non è, ha rovinato l’uomo bianco e il suo ego testosteronico.
Un profondo senso di frustrazione ha accompagnato per secoli la razza “ariana”, solo perché le sue donne o uomini (i gusti sono gusti!) hanno colto e assaporato profondamente il frutto del peccato “colorato”, per di più godendo delle differenze volumetriche.
Adesso però viene da chiedersi: Berlusconi cosa c’entra con questo complesso d’inferiorità?
Insieme alla popolarità ha raggiunto anche una certa maturità e «come anziano di età e di ruolo nella politica internazionale…» – parole sue – non credo si possa sentire defraudato della sua virilità, per di più oso presumere – o sbaglio? – perduta biologicamente.
E allora?
Cosa può portare un uomo come lui, che ha sempre avuto tutti e tutto, a sottolineare la bellezza e la coloritura della pelle del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America?
Non credo che si tratti d’invidia, ma più che altro e semplicemente che a Berlusconi, Obama piaccia e forse, più come uomo che come politico!
E penso che sia proprio questo il punto di vista non considerato, la verità offuscata.
A questo punto è facile leggere tra le righe di questa sua dichiarazione: «… cercherò di mettere a disposizione tutta la mia esperienza per unire Obama e Medvedev, affinché i rapporti si sviluppino al meglio».
Non proviamoci neanche ad esprimere un’opinione, perché non potremmo che prenderci la laurea di “coglioni”, quindi accettiamo, perché finalmente «lui si è veramente rotto e dice tutto quello che pensa »…