La “Commedia” dantesca… “Divina” anche nel Musical!

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Una scena

La “Commedia” dantesca…  “Divina” anche nel Musical!

In giro per l’Italia ovunque miete gran successo di pubblico e consensi dalla critica

di Maria Giovanna Iannizzi (11.06.2008)

Finalmente un vero e proprio musical made in Italy, un musical che scomoda stavolta nientedimeno che il nostro grande poeta, Dante Alighieri.
Dopo Notre Dame de Paris, Il Conte di Montecristo, Tosca, Actor Dei, Profondo Rosso e Giulietta e Romeo anche La Divina Commedia diventa un musical ed ottiene in tutta Italia, la standing ovation. Compositore e ideatore dell’intero progetto è il Maestro mons. Marco Frisina, (direttore della Cappella musicale lateranense e autore delle musiche di oltre trenta film trasmessi da Rai e Mediaset) su testi riscritti da Gianmario Pagano.
Mons. FrisinaL’Opera “La Divina Commedia” il cui sottotitolo è “L’uomo che cerca l’Amore” è un vero e proprio capolavoro musicale, rappresentazione artistica e visiva della cultura italiana che arriva dritta al cuore degli spettatori affascinando, coinvolgendo, appassionando. L’iniziativa prodotta dalla Nova Ars Musica Arte e diretta dai registi Elisabetta Marchetti e Daniele Falleri, comprende un cast di 24 cantanti, 20 ballerini e 10 acrobati, vestiti da una produzione di 600 costumi. Le creazioni fantastiche sono del premio Oscar Carlo Rambaldi che ha saputo splendidamente interpretare l’estro irripetibile del sommo poeta.
Perchè La Divina Commedia conosciuta e studiata in tutto il mondo entusiasma oggi così tanto? Benigni ha spianato la strada con le sue letture mozzafiato, ma è proprio Dante ad avvicinare al poema il grande pubblico perchè l’uomo è assetato di eternità.
Dante ha scritto il poema non solo perchè Dio esiste, ma anche perchè esista nell’uomo. E nella sua ricerca dell’amore e della passione che è silenzio della luce, l’uomo ritrova il senso della vita, della sua vita. Dante parla agli uomini di oggi dei tormenti spirituali dell’esistenza, del dubbio, dell’incertezza, dell’insolenza umana ma anche della forza della preghiera e dell’eternità di uno sguardo diRoberto benigniUnla'tra scenadonna. Non esiste nulla che duri in eterno se non ci sono gli occhi di una donna. E per rivedere lo sguardo dell’amata il poeta è disposto a cimentarsi nello svolgimento di un tema arduo e tenue allo stesso tempo, chiaro ed oscuro, vincente ed avvincente: il tema dell’amore.
Dall’amore umano all’amore di Dio il passo è breve e quel Dio che alla fine il poeta ritrova, lo guarderà attraverso gli occhi di Beatrice. Per rivedere i suoi occhi, Dante trascorre tre giorni di profonda angoscia ma il premio arriva ed è splendente ed eterno.
Dal gregoriano al pop, al rock ed al jazz, le musiche utilizzate durante la rappresentazione, in un continuum di intensità, avvincono lo spettatore che rimane a bocca aperta perchè il musical è davvero bello.
La bellezza del poema non risiede solo nel ritmo della poesia e della musica ma nell’orecchio di chi l’ascolta, nello sguardo di chi lo vede scorrere sulla scena teatrale, attraverso la splendida interpretazione di tutti gli attori e dei protagonisti, di Vittorio Matteucci nei panni di Dante e di LelloDanteCibelli in quelli di Virgilio. La bellezza del musical non risiede solo nella bravura di un cast eccezionale ma anche nella materia del poema che è eterna e sublime come lo è l’uomo quando incontra l’amore.
Un kolossal che non ha niente da invidiare alle migliori produzioni di Broadway.

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