Chi è il Divo oggi in Italia: Andreotti?
Il film proiettato in anteprima a Cannes e in uscita venerdì prossimo nelle sale, pone interrogativi “inquietanti”
di Daniela Rindi (28.05.2008)
… fra un processo e l’altro dai quali Andreotti è uscito in ultimo grado sempre assolto, come si può pensare ad una sua colpa?
Eppure pareva che le accuse fossero probanti e hanno dato un gran bel daffare, assecondando la sua natura istrionica, diventando addirittura, in ultimo, un grande film!
Citiamo le parole del regista: -«Potrei dire che Andreotti è vanitoso. Ma credo soprattutto che badi a non farsi dimenticare: giudica l’anonimato una minaccia».
Non è tranquillizzante che un uomo politico del suo calibro tenda a fare l’istrione. Ci verrebbe da pensare che tutto il mondo sia un palcoscenico…e Shakespeare la sapeva lunga! Ma noi italiani non arriviamo a tanto, siamo ingenui e non sappiamo cogliere la verità.
Continuiamo a credere che i politici ci rappresentino degnamente e ci fa quasi piacere vedere Andreotti che fa la Comunione come ognuno di noi. Non importa, poi, se a lui, la particola la dà il Cardinal Ruini…
Ma questa, certo, non è una colpa. Il peccato starebbe altrove.
Ma dove?
Certamente, la morte di Aldo Moro pesa su di lui come un macigno impossibile da rimuovere. Poi, passerà attraverso morti misteriose (Pecorelli, Calvi, Sindona, Ambrosoli) in cui lo si penserà a vario titolo coinvolto e supererà senza esserne scalfito anche Tangentopoli, per finire sotto processo, con l’accusa di collusione con la mafia.
Processo dal quale sarà assolto.
Una vita in cui, come afferma lo stesso Andreotti “inimmaginabile per chiunque la quantità di Male che bisogna accettare per ottenere il Bene”.
Continuiamo a pensare che siano dichiarazioni tutt’altro che tranquillizzanti. Ma noi siamo ingenui, che cosa ne possiamo sapere?
L’Andreotti di Sorrentino è un uomo che ha consacrato tutto se stesso al Potere. Un politico che ha saputo vincere anche quando perdeva… Questa visione invece ci tranquillizza, è sensato e intelligente affidarci ad un uomo che ha l’ostinata convinzione, malgrado i fatti, di aver ragione.
E meno male che c’è la moglie! In quanto coniuge, una garanzia oggigiorno. I matrimoni sono un sacramento a cui si è tutti votati con fede e onore, abbiamo un senso della famiglia che ci attanaglia, le chiese brulicano di giovani che si sacrificano alla causa!
Ma che cosa ne capiamo noi!
Finché possiamo stare mano nella mano alla nostra donna, davanti al televisore, ad ascoltare Renato Zero che canta “I migliori anni della nostra vita”, possiamo ritenerci fortunati…la nostra donna ci capisce.
l diavolo se Aldo Moro ci scrive parole contro, pesanti come pietre, creando incubi, dalla prigione delle BR!
Una vita consacrata all’altare sbagliato…che peccato!